In questo tempo dove tutti si sentono smarriti
e anche i discorsi a lieto fine sembrano finiti
al cristiano viene chiesta ancora la preghiera,
la conversione e una fede più sincera.
Molti indagano su chi ha torto e chi ragione
ma al credente viene proposta una sola soluzione:
fare propria la Parola e l’esempio di Gesù
trasformando il male in bene e in virtù.
Ognuno in cuor ha una domanda
e spesso al ciel la raccomanda:
ho pregato per la fine di questa pandemia
non è cessata ed è giunta anche in casa mia.
Abbiamo chiesto
che non ci fossero la guerra e il male
e invece è scoppiata
e non si conosce ancora il finale.
Guardando poi il mio Signore
comprendo che a cambiar deve essere il mio cuore.
Dio si propone e si dona nella fedeltà
lasciandoci liberi di fare o no la sua volontà.
E’ nella sofferenza
che dell’uomo viene fuori la sua essenza;
lì si decide per l’anima vivente e immortale,
se vuol essere di Dio oppure restare nel suo male.
A questo serviran la preghiera e fare il bene:
a restar fedeli nonostante ci sian grandi pene.
Così non chiederò solo che cambi il mondo intero
ma che io sia più buono e più sincero.
La mia preghiera sarà come il virus
che passa da me a un altro uomo;
senza che me ne accorga andrà lontano
e porterà pace e perdono.
Suor Francesca Bordoni