Il tempo di Quaresima che abbiamo di fronte impone di fare una seria revisione della nostra vita di fede. E lo facciamo alla luce della Parola di Dio, da alcuni versetti della Lettera agli Efesini, in cui si parla dell’uomo vecchio. L’uomo vecchio aveva un comportamento incentrato sul peccato. Chi è in Cristo Gesù non dovrebbe più vivere così. Deve piuttosto vivere e camminare in novità di vita.
“Voi però non è così che avete conosciuto Cristo, se pure gli avete dato ascolto e siete stati ammaestrati in lui secondo la verità che è in Gesù per spogliarvi, per quanto riguarda la condotta di prima, dell’uomo vecchio che si corrompe per mezzo delle concupiscenze della seduzione, per essere rinnovati nello spirito della vostra mente” (Efesini 4,20-23).
La vita di peccato è una vita in cui uno si autodistrugge, si corrompe, cammina nella via che porta alla perdizione eterna. La nostra concupiscenza è così, ci promette tante cose, attirandoci verso il peccato, dicendoci che non ci farà del male ma, piuttosto, del bene. Però tutto ciò è una amara menzogna. Il peccato non ci fa mai alcun vero bene, non può mai veramente soddisfarci, nonostante le sue grandi promesse. Prima che Cristo ci salvasse, tutti noi seguivamo la nostra propria concupiscenza ed essa ci portava verso la rovina eterna. Consideriamo il termine: la concupiscenza della seduzione. Sarebbe facile pensare che si tratti principalmente dei peccati più visibili, come la fornicazione, l’ubriachezza e altri peccati palesi della carne. E, certamente, questi peccati sono una forma di concupiscenza. Però, ci sono altri peccati che potrebbero sembrare meno gravi e che, in realtà, possono sedurci anche molto di più. Per esempio, c’è il peccato dell’ambizione, il desiderio di farsi grande, il desiderio del successo, il desiderio di credersi importante o bravo. In fin dei conti, in modo subdolo, questo è un desiderio di voler ricevere gloria anziché darla al solo che ne è degno e a cui appartiene, cioè a Dio. Questa è una forma di concupiscenza che seduce notevolmente. Per fare un altro esempio, la concupiscenza degli occhi, il vedere e il volere, è tanto diffusa nella nostra società ed è vista come una cosa normale e buona. Quanto facilmente uno cade nell’inganno di cercare soddisfazione nelle cose! Questo peccato inganna facilmente, diventa idolatria e ci allontana da Dio, l’Unico che può soddisfare il nostro cuore. Pensate poi alla superbia della vita. Facilmente uno pensa molto a se stesso. Nella propria mente, l’essere umano vuole vedersi grande o bravo o bello o intelligente o furbo o in gamba. Il punto importante di questo discorso è che la persona cerca la sua soddisfazione, almeno parzialmente, in come vede se stessa e, delle volte, in come gli altri la vedono. Questo è quello che spinge certi uomini ad andare in palestra cercando non tanto di stare meglio in salute quanto di modellare il proprio corpo in modo da renderlo più seducente secondo i modelli che la società ed i mass-media propongono costantemente. Questo è, in ugual misura, quello che spinge tantissime donne a voler sembrare più giovani di quello che sono e a dare molta importanza all’apparenza fisica e alla bellezza e, che spinge numerosissime persone a volere un certo tipo di macchina o a volersi vestire in un certo modo o a desiderare una certa casa. Queste persone stanno pensando eccessivamente a loro stesse e finiscono così per trascurare la cosa più importante, cioè il loro rapporto con Dio. Questa è la seduzione, l’inganno della nostra concupiscenza. Ci promette soddisfazioni ma, in realtà, ci allontana da Dio e ci ostacola dal riconoscere che solo Dio può soddisfare il nostro cuore. Senza l’opera di Dio, l’uomo è accecato e non può capire che tutto questo è vanità.
Per noi che ci professiamo cristiani quanto è importante non vivere più così! Quanto è fondamentale che non crediamo più all’inganno che, soddisfacendo la carne, possiamo avere un cuore soddisfatto. Non è possibile, non è così! Tutte queste cose in cui gli uomini senza Cristo cercano la loro soddisfazione, sono un inganno e non possono mai veramente soddisfare il cuore né farlo in maniera duratura nel tempo. Non dobbiamo vivere come prima! Ora dobbiamo camminare in novità di vita, dobbiamo camminare nella luce! Infatti, guardando quello che questi versetti dicono a noi che siamo in Cristo, noi che abbiamo la luce di Cristo che ci illumina, comprendiamo di più la novità di vita in cui dobbiamo camminare. Dobbiamo spogliarci di quella vecchia vita, di quel vecchio uomo, di quel vecchio modo di pensare e di vivere, per essere rinnovati nello spirito della nostra mente. La vita di un vero cristiano è una vita in cui lo spirito della mente viene rinnovato. La mente rinnovata è la mente controllata dallo Spirito, lo Spirito Santo e non è più controllata dal vecchio modo di pensare. Quello che prima era guadagno diventa spazzatura, una perdita alla luce della eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù. Avere una mentre rinnovata non vuol dire solo aggiungere qualcosa di nuovo ma, piuttosto, vuol dire sostituire il vecchio con il nuovo, in ogni angolo della mente. Questo riguarda il modo in cui vediamo la vita, noi stessi, il divertimento, gli altri, i soldi, il lavoro e ogni altro aspetto della vita.
“e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera” (Efesini 4,23-24).
Non c’è altro modo per essere rivestiti dell’uomo nuovo, se non solamente quello di essere rinnovati nella nostra mente. Quando sottomettiamo ogni pensiero in ogni campo della vita alla Verità di Dio, allora saremo rinnovati e perciò rivestiti dell’uomo nuovo, che è creato secondo Dio nella Giustizia e nella Santità della Verità. In altre parole, essere rivestiti dell’uomo nuovo è un’opera che viene da Dio e che porta ad essere conformi all’immagine di Dio in Cristo, nella Giustizia e nella Santità. L’opera di Dio di salvarci dalle tenebre è sempre un’opera che porta al compimento finale, quello di essere conformati all’immagine di Cristo. Egli ci farà apparire:
“santi e immacolati al suo cospetto nella carità” (Efesini 1,4).
Perciò, quanto è importante che manifestiamo il reale frutto della vera salvezza! Un cristiano non può e non deve vedere più la vita come la vedeva prima. Abbiamo bisogno di leggere e meditare la Parola di Dio ogni giorno. Abbiamo bisogno di un insegnamento chiaro e fedele. Abbiamo bisogno anche di un cuore tenero, che è pronto ad esaminare i ragionamenti in ogni campo della vita, confrontandoli con le Verità di Dio. Dobbiamo riconoscere e rifiutare la concupiscenza della seduzione del nostro peccato. Dobbiamo combatterla con il rinnovamento della nostra mente, non solo in qualche campo della vita, ma in ogni campo della vita. Dobbiamo imparare a pensare in modo nuovo in tutto, riempendo la nostra mente con le Verità di Dio, anziché con i ragionamenti dell’uomo naturale. Solo allora saremo rivestiti dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella Giustizia e nella Santità vera.
Questo è il nostro impegno in questo tempo di Quaresima, questo deve essere il nostro obiettivo nella nostra vita di credenti.
Buon cammino!