Primo passo: Ascoltare la Parola

L’ascolto vero non finisce nel cuore. Da lì comincia. Chi ascolta davvero, si mette in cammino. La Parola ascoltata è come un fuoco che spinge a uscire, ad amare, a servire. Maria, dopo aver accolto l’annuncio dell’angelo, non resta ferma. Non si chiude nel suo stupore, non si ripiega su sé stessa. “In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta…” (Lc 1,39). La Parola ascoltata la mette in movimento. Parte per aiutare Elisabetta, anziana e incinta. Non è un gesto eroico: è un gesto profondamente umano, semplice, quotidiano. Ma è un frutto diretto dell’ascolto.
Anche noi, se ascoltiamo davvero la Parola, sentiamo l’urgenza di agire. Non per dovere, ma per amore. L’ascolto genera carità. Una carità concreta, fatta di gesti piccoli ma veri: una visita, una telefonata, un sorriso, un aiuto dato senza clamore.
Il nostro mondo ha bisogno di cristiani che sappiano unire il silenzio e il servizio, la preghiera e la concretezza. Maria è il modello perfetto: donna contemplativa e attiva, capace di ascoltare Dio e poi portarlo là dove c’è bisogno.
Ogni giorno possiamo chiederci: dove mi chiama oggi la Parola che ho ascoltato? A chi posso portare un po’ di luce, di pace, di speranza?
Preghiera
Maria, insegnami ad ascoltare come hai fatto tu.
Un ascolto che diventa servizio,
una fede che si fa gesto,
un amore che si mette in cammino.
Donami occhi attenti e mani aperte,
perché la Parola che accolgo
non resti chiusa nel mio cuore,
ma diventi dono per chi mi sta accanto.