Come il Figlio dell’uomo (Mt 20, 17-28)
Nel regno di Gesù non si comanda, si serve amore, giustizia, verità, misericordia, grazia, redenzione, salvezza, vita eterna. Non si sta sopra gli altri, ma si prende l’ultimo posto. Non si vive di contrapposizione, indivia, gelosia, ma di comunione, unione, unità. Non si scalano le vette del potere, ci si inabissa nell’infimo degli infimi, giungendo fino al limite dell’invisibilità per amore. Non si occupano troni, ma croci. Nel regno di Cristo Gesù si sta bene solo sulla croce dell’amore più grande e sull’altare dell’olocausto più puro e più santo. Non si va alla ricerca di gloria, ma di ignominia e umiliazioni. I discepoli di Gesù ancora hanno una visione assai mondana del regno di Cristo Gesù. Ma sempre del Regno di Dio si avrà una idea mondana se rimaniamo nella carne. La carne pensa dalla carne, lo spirito pensa dallo Spirito. Per pensare secondo lo Spirito Santo dobbiamo trasformarci in esseri spirituali e questo richiede un lungo cammino di ascesi. Se il discepolo rimane nella carne, dalla carne penserà e vedrà il Regno di Dio.