Vangelo del 07/06/2020

Trinita-MariaGrazia

Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui (Gv 3, 16-18)

La Trinità, più che un laboratorio teorico di ripetitivi e noiosi solfeggi, è una sinfonia a più voci, che ci invita a tuffarci nel coro, suonando coraggiosamente il nostro strumento, talento unico e irripetibile ricevuto in dono. Ci saranno stonature e cali di tonalità, ma è la stessa Orchestra Divina a risollevarci, a riprenderci, a coinvolgerci di nuovo nella sua melodia.Misero chi volesse suonarsela e cantarsela da solo. A lungo andare, rischierebbe di trovarsi spento e stremato dai suoi stessi sforzi individualisti, privo di energie vitali: perso nel proprio egocentrismo, ogni singolo uomo diverrebbe davvero cembalo svuotato della sonorità dell’amore.
Solo l’Amore può invece realizzare appieno la meravigliosa potenzialità racchiusa nell’intimo di ogni esistenza umana. Ogni persona porta impresse in sé le corde capaci di suonare la musica del Cielo. Solo l’Amore, lo Spirito del Dio Uno e Trino, ricevuto in dono e accolto umilmente ogni giorno come tenero liutaio interiore, accordatore celeste del nostro animo, può condurre la nostra povertà a esprimere negli scenari impegnativi del mondo odierno la ricchezza di ciò che siamo: figli nel Figlio, che cantano in un coro di fratelli!

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