Quando mi sarò legato a te con tutto me stesso, non vi sarà più nè sofferenza nè pena; la mia vita tutta piena di te, sarà allora una vera vita. Colui che colmi della tua presenza, lo alleggerisci, ma poichè non mi hai ancora colmato, da me stesso mi sento gravato. Le mie gioie, che dovrebbero strapparmi delle lacrime, lottano con le mie sofferenze, di cui dovrei rallegrarmi, e ancora non so da quale parte si trova la vittoria. O Signore, abbi pietà di me! Le mie penose tristezze combattono con le mie gioie pure, e dove si trova la vittoria, io ancora non lo so. O Signore, abbi pietà di me! Le mie ferite non le nascondo: tu sei il medico e io sono il malato; tu sei misericordioso e io sono miserabile.
dalle ” Confessioni”( X,27) di Sant’Agostino