VANGELO (Lc 18,1-8) Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Commento
In questi giorni leggiamo nella liturgia della parola il Libro della Sapienza; Maria, che invochiamo come sede della Sapienza, ne è l’espressione perfetta. Anche lei si vanta in mezzo al popolo: “Tutte le generazioni mi chiameranno beata”; anche lei si umilia: “Guardò l’umiltà della sua serva”. Sono pochissime le parole della Madonna che i Vangeli hanno conservato, ma da lei ci viene un insegnamento che tutti li sintetizza: “Fate quello che (Gesù) vi dirà”. E a Cana l’acqua fu trasformata in vino di nozze. Ecco la regola essenziale della vita cristiana: “Fate quello che Gesù vi dirà”.
I nostri giorni possono essere insignificanti, semplici, monotoni: “acqua” che scorre via e non lascia traccia. Ma possono diventare “Vino di nozze” se vissuti nella docilità alla volontà di Dio, camminando nel suo amore.
Possiamo pensare che Maria ci dica un’altra parola, facendo suo l’invito di Gesù: “Rimanete nell’amore”. Rimanete nell’amore come ho fatto io: allora tutte le vostre azioni, anche le più insignificanti e banali si trasformeranno in vino nuziale.
Stiamo vicino alla nostra madre e maestra, perché la pura luce della sua sapienza possa illuminarci: vedremo allora gli “stupendi prodigi” che il Signore continua a compiere in mezzo a noi come per il popolo eletto. Vedremo anche i prodigi che egli opera in noi, se davvero siamo obbedienti alla voce materna di Mana: “Fate quello che vi dirà”. E come lei potremo innalzare canti di gioia per la sua grande misericordia.