Santa Teresa di Gesù Bambino

VANGELO   (Lc 9,51-56) Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.
imagesCAKDKLY0 Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in  alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso  Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore,  vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e  li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Commento

La verità della nostra umanità non è dalla nostra umanità, dal nostro corpo, dal nostro sangue, dalla nostra mente, dal nostro cuore, dai nostri sentimenti, dai nostri pensieri. Essa è solo e sempre dalla volontà di Dio sopra ciascuno di noi. Siamo veri se siamo nella volontà di Dio. Siamo falsi se rimaniamo nella nostra. Siamo veri se obbediamo. Siamo falsi se camminiamo nella disobbedienza, perché seguiamo i nostri pensieri.
Per camminare perennemente nella nostra verità non solo è necessaria la volontà di obbedire sempre al nostro Dio e Signore. Si obbedisce, se si conosce la volontà di Dio. Se non la si conosce, mai si potrà obbedire. Senza conoscenza, mai ci potrà essere vera obbedienza e mai vero cammino nella verità della nostra umanità. Fonte della conoscenza della volontà di Dio è la Scrittura. Questa ci rivela qual è il bene quotidiano che sempre dobbiamo perseguire. Sorgente di attuale conoscenza è la preghiera. Nella preghiera chiediamo al Padre che ci manifesti la sua volontà e Lui nella sua infinita bontà ci dice qual è il disegno d’amore da Lui scritto per noi e che noi siamo chiamati a realizzare, per il nostro più grande bene e per la salvezza del mondo.
Gesù conosce la Scrittura in pienezza di verità e di saggezza, di intelligenza e di sapienza. Conosce tutto del suo mistero. Conosce anche l’attuale, l’odierna volontà del Padre a causa della sua ininterrotta preghiera. Il Padre gli ha manifestato che i giorni del suo martirio sulla croce stanno per avvicinarsi e Lui si incammina decisamente verso Gerusalemme. Lui non può ritardare neanche di un istante il compimento della volontà del Padre suo. È questa verità che muove sempre il cuore di Gesù.
L’uomo, quasi sempre vive fuori della volontà di Dio. Non si tratta della volontà attuale del Padre che quasi mai conosce a causa della sua perenne distrazione e forte occupazione per le sole cose di questo mondo. Si tratta della volontà rivelata, manifestata, contenuta nelle Sacre Scritture. Questa volontà di Dio non la conoscono i Samaritani che non accolgono Gesù. L’inimicizia non appartiene alla volontà di Dio. Essa appartiene solo alla volontà dell’uomo. È neanche la vendetta, l’odio, la rivalsa, la giustizia sommaria appartengono alla volontà di Dio.
Alla volontà di Dio appartengono perdono, misericordia, pietà, accoglienza, riconciliazione, scusa, arrendevolezza, mitezza, sopportazione di ogni torto subito, grande umiltà, carità, opera di pace. Alla volontà di Dio appartiene l’amore che dona la vita per i fratelli, non solo per quelli buoni e santi, ma anche per quelli discoli e difficili.
Gesù si sta recando a Gerusalemme per manifestare al mondo intero come si vive la volontà di Dio sulla croce. Guardando Cristo Gesù Crocifisso ognuno potrà sempre sapere come si vive la volontà di Dio: nella più grande santità, offrendo la propria vita per la conversione, la redenzione, la salvezza di ogni nostro fratello. Ogni fratello, per essere salvato, ha bisogno di essere lavato nel nostro sangue versato, unito a quello di Cristo Gesù. Questo avviene in un solo modo: divenendo noi con Lui un solo sacrificio.
 

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