CHE I FRATI DI NIENTE SI APPROPRINO,

I frati non si approprino di nulla, né casa, né luogo, né alcuna altra cosa.  E come pellegrini e fore­stieri in questo mondo, servendo al Signore in pover­tà ed umiltà, vadano per l’elemosina con fiducia.  Né devono vergognarsi, perché il Signore si è fatto povero per noi in questo mondo.  Questa è la sublimità dell’altissima povertà quella che ha costituito voi, fratelli miei carissimi, eredi e re del regno dei cieli, vi ha fat­to poveri di cose e ricchi di virtù.  Questa sia la vostra parte di eredità, quella che conduce fino alla terra dei viventi.  E, aderendo totalmente a questa povertà, fratelli carissimi, non vogliate possedere niente altro in perpetuo sotto il cielo, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo.

(dalla “Regola bollata”, Cap. VI )

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