Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 24-29)
Il Signore non fa mai le cose senza essere governato dalla sua divina ed eterna sapienza. Non va a visitare i suoi discepoli quando sono tutti presenti. Entra nel Cenacolo quando ne manca uno. Sceglie quest’ora e questa condizione storica perché deve dare ai suoi discepoli un fortissimo insegnamento. Deve comunicare al mondo intero che è finito il tempo del contatto diretto con Lui. Con Lui il contatto è nei sacramenti, nella Parola, nella preghiera, nella comunità dei credenti. È un contatto di fede e non più di esperienza. È un contatto che alimenta la fede, ma non la suscita direttamente per il suo nascere. La via della nascita della fede è l’uomo.