SACRATISSIMO CUORE DI GESU’ (ANNO A)

VANGELO (Mt 11,25-30)
Io sono mite e umile di cuore.

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Commento

Dodici promesse, una più bella dell’altra, rivelate a Santa Margherita M; Alacoque, per coloro che amano e onorano il Sacro Cuore di Gesù:
1. Darò tutte le grazie necessarie al loro stato
2. Soccorrerò le famiglie che si trovano in difficoltà e metterò pace in quelle divise.
3. Li consolerò nelle loro afflizioni.
4. Sarò loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.
5. Spargerò abbondanti benedizioni sopra tutte le loro opere.
6. I peccatori troveranno nel mio cuore la fonte e l’oceano della mia misericordia.
7. Riporterò le comunità religiose e i singoli fedeli al loro primo fervore.
8. Le anime ferventi giungeranno in breve a grande perfezione.
9. Benedirò i luoghi dove l’immagine del mio cuore sarà esposta e onorata
10. A chi lavora per la salvezza delle anime darò il dono di commuovere i cuori più induriti.
11. Il nome di chi propagherà questa devozione sarà scritto nel mio cuore e mai più cancellato.
12. Chi farà i primi nove venerdì del mese, non morirà in mia disgrazia perché il mio Cuore sarà suo rifugio sicuro in quell’ora estrema.
Promesse che Gesù mantiene: è ormai celebre la vicenda dell’apparizione alle Tre Fontane a Bruno Cornacchiola che perseguitava la chiesa e voleva uccidere il Papa (Pio XII), quando la Madonna lo fermò dicendogli: “Sono colei che sono nella Trinità divina, sono la Vergine della Rivelazione: Tu mi perseguiti, ora basta! Entra Nell’ovile santo, i primi nove venerdì che tu facesti prima di entrare nella via della menzogna, ti hanno salvato”. E volete sapere l’ultima? Bruno Cornacchiola è morto il venerdì 22 giugno 2001, festa del Sacro Cuore! Ecco la firma del Signore! Promessa più mantenuta di così…
Per festeggiare il Sacro Cuore, ho preparato dodici biglietti con le rispettive grazie, e ognuno ne ha presa una. E ognuno ha ricevuto quella di cui aveva più bisogno in quel momento. Sono tutte belle, ma volete sapere quella che mi colpisce di più? E’ l’undicesima: il nome scritto nientemeno che nel cuore di Gesù e non solo nel libro della vita come ci dice l’Apocalisse. E ci assicura che non ne verrà mai più cancellato. Che volete di più?
“Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei Cieli”, dice Gesù ai 72 discepoli mandati come agnelli in mezzo ai lupi. Il nome scritto nel cielo è un tema caro all’Apocalisse, riconfermato da Gesù stesso nelle apparizioni del Sacro Cuore a S. Margherita M. Alacoque quando le disse che il nome di chi onora il Suo Cuore sarà scritto nel Suo Cuore stesso e non ne verrà mai più cancellato. E’ il nome nuovo scolpito nel libro della vita -oltre che nel Cuore di Gesù- è la pietruzza bianca, è essere ciò che avremmo sempre voluto essere e non siamo mai riusciti. “E’ il nome nuovo, molto più nuovo di quanto altri ci hanno affibbiato o che noi ci siamo dati.” (E. Bianchi). Solo Dio sa chi veramente siamo, e solo Lui può farci diventare ciò che vorremmo essere, noi possiamo solo constatare che non siamo stati ciò che avremmo voluto essere. Questa pienezza di bene, di luce e di verità che c’è in noi, solo Dio può portarla a compimento. Quel nome nuovo sarà probabilmente il diritto del tappeto di cui, quaggiù, vediamo solo il rovescio.
Questa vita è il rovescio del tappeto, pieno di nodi, la cui trama inestricabile di prove e sofferenze, ci impedisce di vedere il bellissimo disegno che si va formando sul diritto. Lo vedremo solo dopo, e sarà il nostro nome nuovo, scritto nel libro della vita e nel Cuore di Dio che non verrà mai più cancellato. Sarà il nostro nome vittorioso che ci introdurrà al banchetto celeste (“Al vincitore darò la manna nascosta…” Ap. 2). Sarà il nostro nome glorioso che avremo forgiato quaggiù col nostro cammino doloroso. Sarà il nostro nome eterno che porteremo scritto in fronte, davanti al trono di Dio e dell’Agnello, di cui contempleremo gli splendori per i secoli eterni.

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