Cerchiamo di chiederci quali siano i rapporti della madre di Cristo con il Figlio. Ha forse avuto con lui solo rapporti esteriori? Il che significherebbe che non ha avuto con lui alcun rapporto reale? Se l’umanità di nostro Signore fosse passata attraverso il seno della Vergine senza un contatto spirituale, egli sarebbe passato in lei come un oggetto. Essa non avrebbe avuto con lui alcun contatto reale e sarebbe rimasta completamente esteriore a lui. Essa sarebbe stata un oggetto per lui e lui un oggetto per lei. Se la maternità della santa Vergine è stata reale, se essa ha veramente raggiunto la persona di nostro Signore, se ha raggiunto la sua umanità nella sua realtà autentica, nella sua realtà sacramentale, se ha veramente toccato l’umanità di nostro Signore dal di dentro, è perché essa stessa è stata trasformata dal di dentro. E il concepimento verginale di Maria vuol dire che la santa Vergine ha avuto con l’umanità di Gesù un rapporto infinitamente reale. Essa ha concepito come tale l’umanità del Verbo incarnato, ha percepito questa umanità nella sua vera luce, è stata coinvolta nei confronti di questa umanità in rapporti personali. Essa è stata svuotata di sé, purificata di sé, stabilita in una condizione di povertà assoluta per essere appunto al livello di questa umanità. Essa lo ha generato nella sua carne non come un oggetto, ma lo ha generato dapprima nella propria persona in virtù della sua contemplazione. Ed è questa contemplazione del Verbo incarnato che ha dato alla persona di Maria la sua vera forma, che l’ha stabilita nella sua grandezza e nella sua dignità e le ha conferito una libertà sovrana. E’ questa contemplazione che ha fatto di lei la seconda Eva, la madre di tutto il genere umano.
Maurice Zundel