La tradizione indica con questi due nomi i pellegrini che, sul finire del X secolo, avrebbero costruito un primo oratorio dedicato al Santo Sepolcro di Cristo, attorno al quale sorsero successivamente un’abbazia benedettina (poi camaldolese) e il borgo che darà origine all’attuale città di Sansepolcro.
Secondo le antiche cronache, la cui cronologia è stata in parte riordinata nei secoli XIX e XX, i due pellegrini sarebbe giunti nella zona di Sansepolcro, al tempo detta ‘Noceato’ o ‘Noceati’, fra 936 e 996. L’abbazia è documentata dal 1012. In passato l’intera città festeggiava le proprie origini il 1° settembre, giorno della dedicazione dell’abbazia (l’odierna cattedrale) dedicato a sant’Egidio. In questo giorno si tenevano una grande fiera e gare di tiro con la balestra, mentre i rappresentanti delle arti offrivano la cera all’abbazia e, dopo il 1520, alla cattedrale.
Non esiste un riconoscimento ecclesiastico ufficiale del loro culto, ma vengono citati nella bolla di erezione della diocesi di Sansepolcro nel 1520 (papa Leone X). Sono indicati come santi nella Bibliotheca Sanctorum (vol. II, coll. 374-375).
Attualmente sono ricordati il 1° settembre, giorno in cui si celebra la solennità della dedicazione della Basilica Cattedrale di Sansepolcro.
Autore: Andrea Czortek