Maria, la prima credente

Come la scia di un bel vascello va allargandosi fino a sparire e a perdersi all’orizzonte, ma comincia con una punta, che è la punta stessa del vascello, così è dell’immensa scia dei credenti che formano la chiesa. Essa comincia con una punta e questa punta è la fede di Maria, il suo fiat. In tutte le altre cose nella preghiera, nella sofferenza, nell’umiltà, nella stessa carità la punta o l’inizio non può essere che Gesù Cristo, che è la primizia e il capo da cui tutto il corpo si sviluppa. Quando si risale il grande fiume della preghiera che scorre nella chiesa, chi  troviamo, giunti alle sorgenti? Troviamo Gesù che prega, Gesù che affida ai discepoli la sua preghiera con il “Padre nostro”. Non così quando si risale l’altro grande fiume che è la fede. Prima ancora della fede degli apostoli, ci fu la fede di Maria. La fede, unitamente alla sua sorella, la speranza, è l’unica cosa che non comincia con Cristo, ma con la chiesa e perciò con Maria, che ne è il primo membro, in ordine di tempo e in ordine di importanza. Mai il nuovo testamento attribuisce a Gesù la fede o la speranza. La lettera agli Ebrei ci da una lista di coloro che hanno avuto fede: “Per fede Abele … Per fede, Abramo … Per fede, Mosè …”. Ma questa lista non include Gesù. Gesù è chiamato “autore e perfezionatore della fede”, non uno dei credenti, sia pure il primo. La fede è un rapporto tra Dio e l’uomo, come da persona a persona,  da io a tu; ma Gesù è Dio e uomo nella stessa persona; come potrebbe dunque in lui esserci la fede? Gesù non può essere il soggetto della fede cristiana perché ne è l’oggetto. La vita della Madonna, la prima credente, non serve, dunque, solo ad accrescere la nostra privata devozione, ma anche la nostra comprensione profonda della Parola di Dio e del mistero della chiesa.

Raniero  Cantalamessa

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