La pecora smarrita

Signore Gesù Cristo, nostro Dio, non ho cuore in pena per muovermi a cercarti, né pentimento, né amore, nulla di ciò che può riportare i figli a casa. Maestro, non ho lacrime per pregarti. Il mio spirito è ottenebrato dai pensieri della vita e non ha la forza di tendere a te nel suo dolore. Il mio cuore è freddo sotto le prove e le lacrime dell’amore per te non riescono a scaldarlo. Ma tu, Signore Gesù cristo, mio Dio, tesoro di tutti i beni, dammi il completo pentimento e un cuore in pena, perché con tutta l’anima venga a cercarti, perché senza te sono privo di ogni bene; Dio buono, dammi la tua grazia. Il Padre che ti ha generato nel suo seno dall’eternità, fuori del tempo, rinnovi in me la forma della tua immagine.

    Io ti ho abbandonato; tu non abbandonarmi. Sono uscito da te; vieni a cercarmi. Conducimi nel tuo pascolo; contami con le pecore del tuo gregge eletto. Dammi come a loro l’erba verde dei tuoi divini misteri di cui il cuore puro è la dimora, il cuore che porta in sé lo splendore delle tue rivelazioni, la consolazione e la dolcezza di coloro che si sono dati pena per te nei tormenti e gli oltraggi. Potessimo esser degni di tale splendore, per mezzo della tua grazia e il tuo amore per l’uomo, tu nostro Salvatore Gesù Cristo, nei secoli dei secoli, Amen.

Isacco di Siria (VII secolo), monaco nella regione di Mossul

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