Gioia e amore sono due termini che si richiamano sempre. Ed è perciò che nella gioia cristiana ha parte determinante lo Spirito Santo, lo Spirito dell’Amore. Essa è un dono di Lui: “Frutto dello Spirito è… la gioia” (Gal 5,22). Per questo gli Atti dicono che “i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo” (At 13,52), e san Paolo scrive che i Tessalonicesi “avevano accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione” (1Ts 1,6), perché “il regno di Dio non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo” (Rm 14,17). Tutto questo non è parola sonante, ma esatta realtà. “Lo Spirito Santo non è oscuro o mesto: Egli è la gioia dell’amore. L’esistenza stessa dello Spirito Santo proclama la forza della gioia d’amore e l’inesauribile eternità di questa gioia” (Galot). Lo Spirito Santo Amore ha in sé la fonte della gioia. E siccome ci è stato dato come dono supremo dell’amore del Padre e del Figlio, è sempre attraverso di lui che, in definitiva, passa la gioia di Cristo e di Dio.
Lo Spirito d’amore e di santificazione
L’AT ci annunzia la promessa di Dio che vuole espandere il suo Spirito: “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio Spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio” (Ez 36,26-28).
“L’ equivalenza che la profezia mette tra Spirito e cuore ci fa capire meglio ciò che è l’effusione dello Spirito divino. Quando Dio vuol mettere il suo Spirito negli uomini, si può dire che Egli vuol donare loro il suo proprio cuore, rimpiazzare il loro cuore con il Suo, o rifare loro un cuore ad immagine del Suo. Lo Spirito Santo è il cuore di Dio. Il cuore divino del Padre e del Figlio che comunicandosi agli uomini forma in essi un cuore nuovo” (Galot). Lo Spirito Santo è il cuore di Dio che diventa il cuore dell’uomo. È l’Amore che ci investe, ci trasforma e ci fa amare come Lui ama: da questa sinfonia di amore nasce la gioia. Lo Spirito Santo è l’anello di congiunzione dello straordinario scambio d’amore fra Dio e noi. La gioia cristiana dell’amore è perciò marcata dall’azione dello Spirito Santo. “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5). Di conseguenza lo Spirito Santo ci rende “spirituali” e “santi“. È l’ospite divino che opera in noi affinché “Dio sia tutto in tutti” (1Cor 15,28). È l’ospite dolce dell’anima che la unisce sempre più a Cristo. È Lui “che attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio” (Rm 8,16) perché “tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio” (Rm 8, 14). Noi siamo il tempio di Dio, e lo Spirito di Dio abita in noi (1Cor 3,17). Dio ci ha scelti per la salvezza attraverso l’opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità (2Ts 2,13). Lo Spirito è il principio della nostra vita divina: siamo stati generati da Dio (Gv 1,13) nascendo dall’acqua e dallo Spirito (Gv 3,5). Siamo stati lavati, santificati e giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio (1Cor 6,11). È infatti lo Spirito che trasforma le nostre persone e produce in noi la risurrezione e la vita eterna. “Se lo Spirito di Colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo dello Spirito che abita in voi” (Rm 8,11). È Lui “che viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi con gemiti inesprimibili; e Colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito perché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio” (Rm 8,26-27).
Diceva Origene: “Se chi crede è munito della forza dello Spirito Santo, è certo che ha sempre la pienezza della gioia e della pace“.
Conclusione
“State sempre lieti…: questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi” (1Ts 5,18).
La gioia è un nostro dovere di uomini e di cristiani.
È la testimonianza più credibile e avvincente. La gioia che emana dal cristiano non può essere un fatto eccezionale, come un abito che si indossa nelle feste solenni: deve essere un fatto quotidiano, feriale, perché Dio, nostra gioia, è con noi e dentro di noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28,20).