I NOVISSIMI – Il Paradiso: la gioia piena, il volto di Dio

«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio»
(Mt 5,8)

Il paradiso non è un premio, ma una pienezza.
Non è un “luogo” materiale, ma lo stato di comunione perfetta con Dio, che è Amore.
È l’abbraccio eterno con il Padre, la partecipazione alla vita stessa della Trinità.
È vedere Dio «faccia a faccia» (1Cor 13,12), senza più veli, senza più paure.

Il paradiso è il compimento di ogni attesa, la risposta a ogni desiderio di verità, bellezza, giustizia, amore.

1. Il paradiso è Dio stesso

Il paradiso non è altro che Dio: amarlo, goderlo, appartenergli per sempre.

«Entrate nella gioia del vostro Signore»
(Mt 25,21)

Il cielo non è solo assenza di dolore: è la pienezza della gioia.
Non una ricompensa esterna, ma la realizzazione profonda della nostra vocazione: essere figli nella casa del Padre.
Tutto ciò che sulla terra abbiamo vissuto con amore, in cielo sarà trasfigurato.

Vedremo Dio, e in Lui riconosceremo noi stessi.

2. La comunione dei santi

In paradiso non siamo soli.
Si entra in una famiglia più grande, dove tutti sono finalmente uno.

«Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa nel Regno dei cieli»
(Mt 8,11)

I santi, i nostri cari, la Vergine Maria, gli angeli: tutti celebrano insieme l’eterno “sì” a Dio.
È la comunione perfetta, senza invidie, senza divisioni, senza ferite.
È la Chiesa gloriosa, raccolta attorno all’Agnello immolato e risorto.

Nel cielo ritroveremo ciò che l’amore ha saputo custodire.

3. Una vita che non finisce, ma si compie

Il paradiso non è un sogno lontano, ma una realtà promessa.
E, in qualche modo, è già iniziato nel cuore di chi vive in Dio.

«La vita eterna è questa: che conoscano Te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo»
(Gv 17,3)

Ogni atto di amore puro, ogni offerta nascosta, ogni verità vissuta è un frammento di paradiso già seminato in terra.
Il cristiano non vive aspettando la fine, ma il compimento.
E riconosce, nel presente, i segni della Vita futura.

4. Nulla è perduto: tutto sarà trasfigurato

In Dio, nulla si perde.
Neppure una lacrima. Neppure un gesto. Neppure una preghiera.

«Io faccio nuove tutte le cose»
(Ap 21,5)

Il paradiso non cancella la vita, la glorifica.
Lì vedremo con occhi nuovi anche il dolore vissuto, le prove superate, le attese sopportate.
Ogni ferita sarà guarita, ogni vuoto colmato, ogni morte redenta.

Il cielo non è evasione, ma ritorno alla verità: siamo fatti per l’eternità.

Conclusione spirituale

Il paradiso è più reale dei nostri giorni.
È la casa da cui veniamo e a cui ritorniamo.
È il senso profondo di tutto ciò che siamo e viviamo.

Viviamo troppo spesso come se la felicità fosse solo quaggiù.
Ma la vita vera comincerà davvero solo quando vedremo il Volto.
E allora il cuore dirà, senza più bisogno di parole:

«Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni»
(Sal 90,14)

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