Il Tempo di Quaresima è sempre un’opportunità di grazia per il credente, un tempo di conversione e rinnovamento interiore. Nell’Anno Giubilare dedicato alla Speranza, questa Quaresima assume un significato ancora più profondo: ci invita a riscoprire la fiducia in Dio, che mai abbandona il suo popolo, e a lasciarci trasformare dal suo amore misericordioso.
La Quaresima: tempo di speranza e di ritorno a Dio
La Quaresima è il tempo in cui la Chiesa ci chiama a un rinnovato incontro con il Signore attraverso la preghiera, il digiuno e la carità (cfr. Mt 6,1-18). In questo anno giubilare, il richiamo alla speranza illumina il nostro percorso penitenziale: non si tratta solo di un tempo di sacrificio, ma di un cammino verso la pienezza della gioia pasquale, segno della vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato.
San Paolo ci ricorda che “nella speranza siamo stati salvati” (Rm 8,24). La Quaresima ci aiuta a rinnovare questa certezza, allontanando il peso del peccato e riscoprendo la fedeltà di Dio, che sempre ci accoglie come il Padre misericordioso della parabola del figlio prodigo (Lc 15,11-32).
Il Magistero della Chiesa sulla Quaresima
Papa Francesco, nel suo pontificato, ha spesso sottolineato come la Quaresima sia un tempo di grazia in cui Dio ci chiama a ritornare a Lui con tutto il cuore. Nel Messaggio per la Quaresima, il Papa ci invita a non perdere la speranza, anche nei momenti di difficoltà: “La speranza cristiana è il respiro della nostra fede, un dono che ci sostiene nelle prove della vita”.
Anche il Catechismo della Chiesa Cattolica sottolinea che la conversione quaresimale è un cammino di ritorno a Dio (CCC 1438). La preghiera, il digiuno e l’elemosina non sono solo atti esteriori, ma strumenti per trasformare il cuore, aprendolo alla speranza della risurrezione.
Il cammino quaresimale nei testi dei santi
Molti santi hanno vissuto la Quaresima come un tempo di profonda crescita spirituale. Sant’Agostino ci invita a vivere la Quaresima come un ritorno all’essenziale: “Se togli ciò che è superfluo, il cuore si dilata e accoglie Dio”. Santa Teresa di Gesù Bambino ci ricorda che la Quaresima è anche un tempo di abbandono fiducioso nelle mani del Padre: “Gesù non guarda la grandezza delle nostre opere, ma l’amore con cui le compiamo”.
San Francesco d’Assisi, grande testimone di penitenza e speranza, nel suo Testamento scrive: “Il Signore mi concesse di cominciare a fare penitenza… e quando lasciai il mondo, Dio stesso mi condusse tra i lebbrosi e lì trovai la sua misericordia”. La Quaresima ci spinge proprio a questo: ad aprirci alla misericordia, per accoglierla e donarla.
Le parole chiave delle domeniche di Quaresima
Il percorso quaresimale che vi proponiamo, si snoda attraverso alcune parole chiave che ci aiutano a entrare nel mistero della Passione e Risurrezione di Cristo:
- Deserto: simbolo del silenzio e della prova, ma anche del luogo in cui Dio parla al cuore (cfr. Os 2,16).
- Conversione: il richiamo di Cristo a cambiare vita e a credere al Vangelo (Mc 1,15).
- Misericordia: il volto di Dio che perdona e guarisce (Lc 6,36).
- Luce: Cristo, che illumina le tenebre del peccato e guida i nostri passi (Gv 8,12).
- Dono: la vita nuova ricevuta in Cristo e da condividere con i fratelli (2Cor 9,7).
- Passione: il cuore del mistero pasquale, in cui contempliamo l’amore infinito di Dio per noi (Fil 2,8).
Questa Quaresima giubilare sia dunque un tempo di rinnovata speranza, di fiducia nella fedeltà di Dio e di preparazione alla gioia della Risurrezione. Come scrive Santa Caterina da Siena: “Ogni cosa viene per amore e ogni cosa è ordinata alla salvezza dell’uomo”. Apriamoci a questa speranza e lasciamo che Dio operi meraviglie nei nostri cuori.