L’amore di Cristo non si affievolisce, anzi, muove la Sua mano a favore degli uomini. Cristo ha accettato la morte sulla croce perché arde di amore divino: “ … Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei …” (Efesini 5,25). Tale amore oggi rimane inalterato. Muta, invece, la nostra percezione dell’amore di Cristo. Pensieri insensati, alle volte, attraversano velocemente la mente, lasciando dietro di loro, come frecce infuocate, una pericolosa scia di disincanto, che, venendo a contatto con la legna secca dell’incredulità, scatena un pericoloso incendio. “Dio non ti ama”, è una di quelle micidiali frecce diaboliche. Nella Bibbia Dio stesso afferma: “Sì, io t’amo di un amore eterno” (Geremia 31,3). Cacciamo via, perciò, ogni dubbio e insinuazione: “Anche se le madri dimenticassero, io non ti dimenticherò. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani” (Isaia 49,15-16).
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