La gioia che nasce dal perdono

La risurrezione non cancella le ferite: il Risorto porta ancora i segni dei chiodi. Ma proprio da quelle ferite sgorga la gioia. “Pace a voi”, dice Gesù ai discepoli impauriti (Gv 20,19). Non li rimprovera, non li giudica per la loro fuga, ma li riconcilia con il perdono.
Maria conosce bene questa gioia: la gioia che nasce non dall’assenza di dolore, ma dalla certezza che l’amore è più forte della morte. È la gioia di chi ha visto crollare tutto e ora scopre che la vita ha vinto. È la gioia della pace riconciliata, che non cancella il passato ma lo trasfigura.
Anche noi possiamo vivere questa gioia quando lasciamo entrare il perdono nelle nostre relazioni. La pace vera non nasce quando non c’è più nulla da perdonare, ma quando si decide di ricominciare insieme.
Il Rosario, pregato con fede, ci conduce a questa gioia mite e profonda: mistero dopo mistero, il cuore si apre alla riconciliazione e la vita si illumina di nuova luce.
Preghiera
Maria, donna della Pasqua,
insegnami la gioia che perdona.
Donami occhi capaci di vedere
la vita che rinasce dalle ferite.
Fa’ che non resti chiuso nel rancore,
ma sappia gustare la pace del Risorto,
che rinnova tutto con il suo amore.