Il tema del perdono di Dio e della capacità di perdonare se stessi tocca profondamente la vita di ogni credente. Spesso, dopo aver commesso peccati gravi, ci si sente indegni della misericordia divina e incapaci di superare il peso del proprio errore. Eppure, la Scrittura e gli insegnamenti dei santi ci rivelano che Dio non solo perdona sempre chi si pente sinceramente, ma ci invita anche a vivere nella libertà del Suo amore, liberandoci dall’auto-condanna.
La Bibbia ci racconta di un Dio che è “misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore” (Sal 103,8). Gesù stesso, nel Vangelo, ci mostra il volto misericordioso del Padre. Pensiamo alla parabola del Figlio Prodigo, dove il padre non solo accoglie il figlio che ritorna pentito, ma gli restituisce la dignità perduta con un abbraccio pieno di amore. Anche la scena della donna adultera è significativa: mentre tutti vogliono condannarla, Gesù la guarda con misericordia e le dice: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”. Il perdono di Dio non è semplicemente la cancellazione del peccato, ma un invito a ricominciare, una chiamata a una vita nuova. San Giovanni Paolo II, nella sua enciclica Dives in Misericordia, ricorda che l’amore misericordioso è la più straordinaria manifestazione dell’amore di Dio. Dio non si stanca mai di perdonare, e Papa Francesco ci esorta continuamente a non avere paura di accostarci alla Confessione per sperimentare la dolcezza del perdono divino.
Perdonare se stessi: una lotta interiore
Se Dio ci perdona sempre, allora perché fatichiamo a perdonare noi stessi? A volte ci sentiamo paralizzati dalla colpa e non riusciamo ad accettare la misericordia divina. Può succedere anche di non avere abbastanza fiducia nella bontà di Dio, temendo che il perdono ricevuto non sia reale. Altre volte è l’orgoglio ferito a bloccarci: inconsciamente, ci aspettiamo di essere perfetti e facciamo fatica ad accettare di aver sbagliato. Senza contare che le conseguenze del peccato possono restare e farci sentire ancora colpevoli. Santa Faustina Kowalska ci avverte che il demonio sfrutta questi sentimenti per allontanarci da Dio, insinuando il dubbio e il rimorso continuo. Ma Gesù le dice chiaramente: “La più grande miseria dell’anima non Mi impedisce di unirmi ad essa, ma solo la mancanza di fiducia”.
Come superare la difficoltà di perdonarsi
Per riuscire a perdonare noi stessi, dobbiamo prima di tutto credere fermamente nella misericordia di Dio, lasciandoci guidare dalla sua Parola e dal Suo amore. Il Sacramento della Riconciliazione è un dono prezioso che ci aiuta a fare esperienza concreta del perdono divino e a trovare pace. Anche l’umiltà è fondamentale: riconoscere la nostra fragilità ci permette di accettare che non siamo perfetti, ma profondamente amati nonostante tutto. San Pio da Pietrelcina ci ricorda che anche la nostra miseria può diventare un’offerta gradita a Dio. Come San Paolo, che da persecutore dei cristiani divenne apostolo instancabile, dobbiamo imparare a guardare avanti senza lasciarci schiacciare dal passato.
Il Giubileo: un tempo di grazia
Quest’anno, il Giubileo rappresenta un’occasione straordinaria per sperimentare la misericordia di Dio in modo ancora più intenso. Attraversare la Porta Santa con cuore pentito e accogliere l’indulgenza plenaria è un gesto di fiducia nella bontà divina. Papa Francesco ci invita a lasciarci sorprendere da Dio, che non si stanca mai di spalancare le braccia per accoglierci. Non c’è peccato così grande da superare la sua misericordia: l’unico ostacolo è il nostro rifiuto di accoglierla. Apriamo il cuore alla sua grazia e impariamo a camminare con fiducia nella libertà dei figli di Dio.