La Bellezza: essenza di Dio

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La bellezza è una delle vie privilegiate attraverso cui l’uomo può avvicinarsi a Dio. Essa non è semplicemente un concetto estetico, ma un riflesso della perfezione divina, un linguaggio attraverso cui Dio si rivela e si fa conoscere. Come affermava Sant’Agostino: “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato” (Confessioni, X, 27). La bellezza divina è eterna, un’espressione della Sua santità e del Suo amore infinito.

La bellezza nella Bibbia

La Sacra Scrittura è ricca di immagini che celebrano la bellezza come segno della presenza di Dio. Nel Salmo 27,4 leggiamo: “Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario”. La contemplazione della bellezza di Dio conduce il credente a un incontro profondo e trasformante con il Creatore.

Anche il Cantico dei Cantici celebra la bellezza come simbolo dell’amore divino: “Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella! I tuoi occhi sono colombe” (Ct 1,15). In queste parole troviamo l’espressione di un amore che eleva e trasfigura, un richiamo alla bellezza suprema di Dio.

La bellezza nelle Fonti Francescane

San Francesco d’Assisi ha visto nella natura un riflesso straordinario della bellezza divina. Nel suo “Cantico delle Creature”, egli celebra il Creatore lodando la bellezza del sole, della luna, delle stelle, dell’acqua e della terra: “Laudato si’, mi Signore, per sora nostra madre Terra, la quale ne sustenta et governa”. Per Francesco, ogni elemento della creazione è un dono che parla della bontà e della bellezza di Dio.

Francesco non si fermava alla bellezza esteriore, ma andava oltre, scorgendo nella povertà e nella sofferenza un’altra forma di bellezza, quella che avvicina alla croce di Cristo. Nei suoi scritti, egli esorta: “Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio e aprite i vostri cuori davanti a lui” (Lettera a tutto l’Ordine).

La bellezza negli scritti dei santi

Santa Teresa d’Avila, grande mistica e dottore della Chiesa, parlava della bellezza dell’anima in grazia, affermando che “se comprendessimo la bellezza di un’anima che vive in grazia, non esiteremmo a fare qualsiasi sacrificio per non perdere tale dono”. La bellezza non è quindi solo qualcosa di esteriore, ma una realtà interiore che riflette la presenza di Dio nell’uomo.

San Giovanni Paolo II, nella sua “Lettera agli artisti”, scriveva: “La bellezza è cifra del mistero e richiamo al trascendente. È invito a gustare la vita e a sognare il futuro”. La bellezza autentica, secondo il santo Papa, conduce sempre verso Dio, che è il Bene e la Verità.

La bellezza come cammino verso Dio

La bellezza è un dono che non solo parla di Dio, ma ci invita a vivere in comunione con Lui. Essa è un richiamo continuo alla contemplazione e alla conversione. La vita dei santi, che hanno vissuto in armonia con il creato e nella ricerca della bellezza divina, è per noi un esempio luminoso.

In un mondo spesso segnato dalla superficialità, riscoprire la bellezza come essenza di Dio significa aprirsi alla profondità del Suo amore. Come Maria, la “Tutta Bella”, siamo chiamati a riflettere la luce di Dio, diventando strumenti della Sua pace e del Suo amore.

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