Ogni giorno si rinnova il miracolo dell’esistenza e del mondo, ma non siamo capaci di coglierlo per esprimere sorpresa e ringraziamento, anzi siamo indotti a ritenerlo come scontato e dovuto. Questo modo di vedere ci fa commettere un grande errore di valutazione, denunciato da S. Agostino. Egli nota che gli uomini si stupiscono solo dei miracoli, che sono rari, di ciò che è straordinario, perchè non si rendono conto che il più grande miracolo è ciò che ordinariamente accade e che non è per nulla scontato che accada. La straordinarietà dell’ordinario è un dono per cui ringraziare il creatore e questo favorisce la fiducia in Dio. L’espressione di ciò è la preghiera, che non rientra sempre meno nelle nostre abitudini: la preghiera del mattino, prima e/o dopo i pasti.
Una crescente fiducia in Dio ci soccorre quando scende il buio della sera, cioè nei momenti di difficoltà. Dio pone un limite alle forze della morte, non permette che essa inghiotta tutto, il che renderebbe tutto assurdo. Egli ci assicura della sua presenza accanto a noi nei momenti di difficoltà attraverso il suo Figlio Gesù. Fatto uomo per essere accanto a noi, è salito sulla barca dell’umanità che non ha sempre una navigazione tranquilla. Egli è colui cui il vento e il mare obbediscono che pone un limite invalicabile alle forze del caos e della morte. Nelle tenebre del dolore e della morte Egli ha portato la luce della vittoria, ha fatto retrocedere le forze del male in modo definitivo. Egli ci rassicura: “Non abbiate paura. Io ho vinto il mondo”. Con Lui si giunge al porto sicuro …
Il porto sicuro
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