Colui che mangia me vivrà per me (Gv 6, 52-59)
Non c’è parola né dei Salmi, né della Legge, né dei Profeti che non abbia ricevuto compimento. Ecco il fine dell’Eucaristia: dare vita in noi ad ogni Parola di Gesù contenuta nel Vangelo. Il discepolo mangia Cristo per dare vita alla Parola di Cristo.
Finché una sola Parola di Gesù resta ancora da compiere, il discepolo non deve darsi pace. Deve sempre accostarsi all’Eucaristia con forte desiderio di dare a Cristo la più grande gloria: la sua Parola si può vivere. Il discepolo, fortificato dal suo corpo e dal suo sangue, attesta che tutto il Vangelo può trasformarsi in vita. Il cristiano è colui che toglie ogni scusa a quanti dicono che il Vangelo non può essere vissuto.