Come avvenne nei giorni di Noè (Lc 17, 26-37)
Sappiamo che l’uomo scelse per un futuro di morte. Ogni giorno sceglie per un futuro di morte e di distruzione di se stesso, degli altri, della stessa creazione. Gesù ci mette in guardia, ci avverte. O daremo al nostro presente una svolta radicale con la conversione e la fede nel Vangelo, oppure il nostro presente di morte sarà anche nell’eternità di morte. È il presente che genera il futuro. Il futuro eterno è frutto del presente. Quando però si aprono le porte del futuro eterno nessuno lo sa. Esso viene e quando viene è già venuto. Siamo già nell’eternità e nulla possiamo più fare per “aggiustare” in qualche modo il presente perché produca per noi un futuro di cielo.