Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata. (Mt 9, 18-26)
La donna che da dodici anni perde sangue e per la cui malattia non vi è alcun rimedio umano, vive con Gesù e verso di Lui una fede personalissima, anche questa frutto dello Spirito Santo nel suo cuore. Questa donna vive una fede nascosta, invisibile, silenziosa. Se però è giusto il nascondimento della fede prima del miracolo, non lo è dopo il miracolo per motivi di riconoscenza, ringraziamento, lode per colui che il miracolo ha fatto. La donna è obbligata a vivere le esigenze della fede. Per ogni frutto di essa si deve ringraziare e benedire il Signore a voce alta.