Martedì della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

VANGELO (Mt 5,43-48)
Amate i vostri nemici.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Commento

Sull’odio verso i nemici vi è un dato di fatto, mai un comando da parte del Signore. Così il libro del Siracide: “Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell’universo, e guarda, infondi il tuo timore su tutte le nazioni. Alza la tua mano sulle nazioni straniere, perché vedano la tua potenza. Come davanti a loro ti sei mostrato santo in mezzo a noi, così davanti a noi móstrati grande fra di loro. Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto che non c’è Dio al di fuori di te, o Signore. Rinnova i segni e ripeti i prodigi, glorifica la tua mano e il tuo braccio destro. Risveglia il tuo sdegno e riversa la tua ira, distruggi l’avversario e abbatti il nemico. Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento, e si narrino le tue meraviglie. Sia consumato dall’ira del fuoco chi è sopravvissuto e cadano in rovina quelli che maltrattano il tuo popolo. Schiaccia le teste dei capi nemici che dicono: «Non c’è nessuno al di fuori di noi»” (Sir 36,1-12). Nei Salmi troviamo questa espressione: “Ricòrdati, Signore, dei figli di Edom, che, nel giorno di Gerusalemme, dicevano: «Spogliatela, spogliatela fino alle sue fondamenta!». Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto. Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sfracellerà contro la pietra” (Sal 137 (136) 7-9).
Dio mai hai comandato l’odio. L’uomo però, dal cuore indurito, di pietra, incapace del vero amore, con estrema facilità può essere indotto ad insegna l’odio per il nemico, non in suo nome, ma nel nome del suo Dio. Tante cose vengono insegnate nel nome di Dio, mentre Dio non lo ha dette né mai le ha volute. Anche oggi è così: molti sono coloro che attribuiscono a Dio i loro pensieri. Molti coloro che travisano la sana rivelazione ed insegnano la falsità, nascondendosi dietro la più autentica rivelazione.
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Gesù non vuole che si faccia alcuna distinzione tra uomo e uomo. Buoni, cattivi, ingiusti, empi, idolatri, pagani, cristiani, amici, nemici, tutti vanno amati allo stesso modo. A tutti va fatto sempre il bene. La non distinzione è il segno del vero discepolo di Gesù. La distinzione attesta invece che lui Dio non lo conosce e non lo segue.

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