SAN MARCO

VANGELO (Mc 16,15-20)
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Commento

Tutti i profeti che sono venuti prima di Gesù rivolgevano la loro Parola esclusivamente al popolo del Signore, invitando alla conversione, al ritorno nella Legge dell’Alleanza. Con il profeta Isaia avviene qualcosa di inimmaginabile, impensabile, totalmente nuovo. La Parola del Signore annunzia la venuta del suo Servo per portare il diritto e la giustizia ad ogni uomo, anche alle isole più remote, lontane, sconosciute.
Questo stesso profeta conclude i suoi oracoli con una visione che i figli di Israele mai avrebbero potuto concepire, anche nella libertà più alta della mente e del cuore. Dio si sarebbe preso Sacerdoti e Leviti anche tra le Genti. È una rivoluzione religiosa che abbatte e distrugge l’antico ordinamento sacerdotale. Il Sacerdozio infatti era riservato esclusivamente ai figli di Aronne. Neanche gli altri figli di Levi ne avevano diritto.
Questo profezia si è compiuta tutta in Cristo Gesù. Oggi Lui manda i suoi Apostoli in tutto il mondo ha portare il suo Vangelo, il suo Diritto, la sua Giustizia, la sua Carità, il suo Amore, il suo Santo Spirito. Devono portare Lui e ogni suo dono di salvezza.
Non sono gli Apostoli che vanno per il mondo. È Gesù che va portato dagli Apostoli. Se gli Apostoli vanno, ma non portano Gesù, loro sono brocche vuote, anfore senz’acqua, otri senz’olio, lampade senza luce. È Cristo che salva e redime. È Lui che conquista i cuori. È Lui che apre la mente all’intelligenza delle Scritture. È Lui che è il nutrimento spirituale dell’anima e dello spirito. Come Cristo portava il Padre nel suo corpo, così i discepoli devono portare Cristo nel loro corpo. È in questo portare Cristo che la salvezza si compie e si realizza. La sterilità salvifica dell’Apostolo tradisce l’assenza di Cristo Gesù nella sua vita. Assente Cristo, mai vi potrà essere vera redenzione. Tutto è dall’Apostolo del Signore. È Lui pastorale e legge della pastorale. Niente è fuori di lui.

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