Sabato della I settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

VANGELO (Mc 2,13-17)
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Commento

Gesù vedeva ogni cosa dall’alto della sua Croce, sulla quale lui è stato inchiodato “misticamente” dal Padre dal primo istante del suo concepimento. Poi al momento stabilito vi fu inchiodato anche fisicamente, nella sua carne. Guardare ogni uomo dalla croce è vederlo dal suo sacrificio, olocausto, immolazione che Lui fa di se stesso al Padre per la sua salvezza. Chi deve essere salvato? L’uomo. Non questo o quell’altro uomo, ma l’uomo, ogni uomo. Dalla croce Gesù vede se stesso medico di ogni uomo. Versa il suo sangue per ogni uomo. Questo è il pensiero di Cristo dal quale Paolo parla. Lui vive la sua missione dal cuore di Cristo sulla croce. Lui è crocifisso fisicamente e misticamente in Cristo, dal cuore di Cristo può parlare.
Scribi e farisei non sono sulla croce, non parlano dalla croce, non vivono una croce di salvezza. Loro sono crocifissori, non Crocifissi per amore. Non possono comprendere Cristo Gesù. Essi parlano, giudicano, vedono da una prospettiva diversa. Vedono dal peccato, dalla menzogna, dalla falsità diabolica e satanica. Gesù vede dalla croce sulla quale il Padre lo ha issato fin da sempre, perché versasse il sangue in espiazione del peccato del mondo. O vediamo il mondo da Crocifissi misticamente e fisicamente con Cristo, nel suo cuore, dalla croce, oppure saremo incapaci di produrre salvezza. Non abbiamo il pensiero di Cristo, ci mancano i suoi occhi da Crocifisso per vedere l’uomo.

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