VANGELO (Mc 10,13-16)
Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso.
In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.
Commento
Il toccare di Gesù. Le mani di Gesù, mani che fanno del fango con la saliva e con la terra per guarire i ciechi. Mani che
risuscitano i morti: “Talità kum!” (Mc 5,41). Mani che scrivono sulla sabbia l’innocenza della donna sorpresa in flagrante adulterio! Mani che fanno scorrere il libro del profeta Isaia per leggervi l’investitura messianica. Mani che benedicono e moltiplicano i pani e i pesci. Mani che prendono la frusta per scacciare i mercanti dal tempio. Mani che raccolgono il grano nel giorno di sabato. Mani che accarezzano le teste dei bambini. Mani che prendono il pane e il vino nell’ultima Cena. Mani che accolgono i chiodi nella crocifissione. Sono sempre le stesse mani?
Le madri indovinano che queste mani possono portare gioia e bene ai loro figli. Non sanno che Cristo è il Figlio del Dio vivente, ma lo ritengono un profeta.
Così, come le sante donne dell’Antico Testamento, Sara, Rebecca, Lia e Rachele, queste donne presentano i loro bambini al Profeta, che porta la benedizione dei padri Abramo, Isacco e Giacobbe, perché egli la trasmetta ai loro bambini.
I discepoli sgridano i bambini e le madri. Non sono ancora pronti per la nuova via aperta loro da Cristo: ridiventare bambini per accogliere il regno di Dio.
Nessuno è escluso dal regno di Dio, e in particolare non ne sono esclusi i bambini, poiché il regno appartiene a loro e a quelli che assomigliano a loro.
Fare come i bambini: andare da Gesù perché ci tocchi e ci dia dei baci e la sua benedizione e perché riconosca in noi un cuore di bambini. Allora il regno ci apparterrà. Poiché Cristo ci dà il regno nonostante tutto ciò che ci impedisce di andare a lui: orgoglio, amore del denaro, amore dei sensi.
Regno di Dio, tu sei nel nostro cuore: Dio ci renda simili ai bambini perché ti possiamo percepire.