Mercoledì della VI settimana di Pasqua

VANGELO (Gv 16,12-15)
Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità.

ascolto

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Commento

Le parole umane non incidono più di tanto in coloro che le ascoltano; hanno in se tutti i limiti propri alla nostra natura, alla nostra sensibilità e al nostro linguaggio. La Parola di Dio invece è viva ed efficace, contiene l’energia divina, soprannaturale, quella con cui egli dal nulla ha fatto tutte le cose, con cui si è autorivelato al mondo, con cui tutto vivifica e sostiene. Non è facile per noi comprenderne la portata, sostenerne il peso. Trascende le nostre possibilità. Di ciò era già consapevole un salmista che implorava la luce dall’alto per vedere la Luce. Gli Apostoli avevano ascoltato ripetutamente i discorsi di Gesù, quelli pronunciati e scanditi dalla sua bocca e quelli narrati con i suoi gesti, con le sue opere, con i suoi prodigi, ma, senza volerlo, spesso riducevano tutto alla dimensioni della logica umana, mutilando così quei messaggi dei significati più preziosi. Per questo Gesù dice agli apostoli: “Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future”. Lo Spirito di verità, di cui è già permeata la parola, scendendo, come luce e sapienza divina, sugli apostoli li renderà capaci di accogliere, comprendere e vivere come testimoni la parola di Cristo. Non si tratta quindi di verità astratte, che al più acquietano la mente e soddisfano la nostra logica, ma di verità divine, di verità ultime ed essenziali, verità da vivere come segnali luminosi posti provvidenzialmente sul nostro cammino. La conoscenza delle cose future non riguarda le previsioni di tipo chiromantico, ma l’orientamento versi i beni celesti, incorruttibili ed eterni. Così comprenderemo la gloria del Cristo nella sua reale significazione: glorificato perché risorto, perché asceso al cielo, perché ha adempiuto la volontà del Padre, perché ce lo ha rivelato nel modo più chiaro possibile. Dobbiamo umilmente riconoscere che ancora non abbiamo compreso la verità tutta intera e ciò perché lo Spirito che ci è stato dato non arde in noi, non arde ancora appieno nella sua Chiesa. San Paolo ci ammonisce: “Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male”. Lo Spirito si spegne quando la lampada rimane senz’olio, quando subentra la presunzione che ci distoglie dalla preghiera, quando andiamo ostentando le nostre sicurezze e poi precipitiamo nei nostri abissali errori. Vieni Spirito Santo riempi i nostri cuori della luce della tua grazia.

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