Mercoledì della II settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

VANGELO   (Mc 3,1-6) È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?
gioiaIn quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che  aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno  di sabato, per accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in  mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o  fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E  guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza  dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua  mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

Commento
La prima lettura ci presenta la figura misteriosa di Melchisedek, e  possiamo chiederci se Gesù, che è sacerdote, è tale a somiglianza di  Melchisedek o se è Melchisedek fatto su modello di Gesù. In realtà nel  testo ci sono tutte e due le prospettive: si dice che un altro  sacerdote, cioè Cristo, è sorto a somiglianza di Melchisedek e il salmo  citato dice testualmente: “Tu sei sacerdote per sempre al modo di  Melchisedek”, però, commentando questo testo, l’autore scrive che  Melchisedek è stato fatto a somiglianza del Figlio di Dio.
Leggendo la Bibbia egli riconosce una prefigurazione di Cristo risorto  in Melchisedek, che si presenta senza padre, senza madre. A meglio dire:  la Scrittura non parla di loro e questo è molto strano per un  sacerdote, perché nell’Antico Testamento per essere sacerdote era  necessario appartenere a una famiglia sacerdotale e quindi era  importante che si parlasse dei genitori. Ma di Melchisedek non si dice  niente: non si nominano né il padre né la madre, non si dà nessuna  genealogia, non si dice quando è nato né quando è morto.
In questa misteriosa figura l’autore vede con ammirazione una immagine  di Cristo risorto, che non ha né padre né madre terrestre: la novità di  vita della risurrezione non ha un’origine terrestre. Gesù risorto è  Figlio di Dio anche nella sua natura umana e rimane così sacerdote in  eterno.
Vediamo in questa descrizione l’atteggiamento dei primi cristiani alla  lettura dell’Antico Testamento. Con gioia, con stupore anche talvolta,  vedevano delinearsi in esso la figura di Cristo, ed era per loro causa  di grande esultanza accorgersi che Dio aveva preparato la rivelazione di  Cristo già da molto tempo. “il Nuovo è nascosto nell’Antico” dirà  sant’Agostino, e Cristo venendo illumina tutto l’Antico Testamento. Le  cose che sembravano misteriose e quasi inspiegabili diventano chiare  perché si rivelano come una profezia di Cristo.
Anche noi siamo chiamati a leggere l’Antico Testamento in questa luce  cristiana e a trovarvi una sorgente di grande consolazione spirituale,  perché la nostra fede si approfondisce e ci rendiamo conto con gioia che  Dio da sempre ha disposto tutte le cose e tutti gli avvenimenti per la  glorificazione di Gesù suo Figlio.

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