Martedì della I settimana di Avvento

VANGELO   (Lc 10,21-24) Gesù esultò nello Spirito Santo.
 In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse:  «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai  nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai  piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.  Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se  non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il  Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono  ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto  vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi  ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Commento

Quando coloro che credono di poter risolvere tutti i problemi e  rispondere a tutti i “perché” dell’uomo con la sola forza della ragione,  facendo un atto di suprema intelligenza, piegano la mente di fronte  alla Mente Suprema che è il Logos, il Verbo di Dio, essi penetrano in  una dimensione spirituale in cui si partecipa della luce divina che  arricchisce la stessa mente umana. Non è possibile conoscere il Padre, andare al Padre, se non si passa per  Gesù. Ora, fra le sue parole ce n’è una in cui si coglie il cuore del  suo insegnamento e si ha in mano la chiave della salvezza, perché è su  quella che saremo giudicati: “Qualunque cosa avete fatto al più piccolo  l’avete fatta a me” (Mt 25,40). Egli si nasconde sotto le spoglie di ogni nostro prossimo, che diviene  così – come Gesù – via per andare al Padre, per conoscere il Padre. È  così semplice da essere quasi incredibile: per arrivare a Dio, passare  per l’uomo con tutte le implicazioni che la vita personale e sociale  comporta. È così semplice che Gesù ha voluto avvertirci. È una verità, egli ci dice, che solo i semplici afferrano, i piccoli. E con ciò la strada è aperta veramente per tutti, anche per gli adulti,  gli anziani, i sapienti, i furbi, se sanno farsi piccoli, accantonando  per un momento tutta la loro scienza ed esperienza di vita, per mettersi  all’ascolto del Signore, e vivere la sua parola.

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