VANGELO (Lc 9,57-62) Ti seguirò dovunque tu vada.
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Commento
Essere discepoli di Gesù significa condividere con lui la sua sorte, la sua condizione di vita, che non è certo molto attraente a prima vista: suppone incertezza e povertà, cioè in una parola, il sacrificio e la rinuncia. Ma il fine non è il sacrificio in sé. Infatti molte volte ritroviamo nel Vangelo promesse di felicità e di beatitudine che Gesù fa a chi decide di seguirlo. Ma già sulla terra, l’essere con Gesù comporta la completa certezza di trovarsi sulla retta via. Ma chi lavora con Gesù per costruire il suo regno incontra spesso difficoltà. Proprio come il terzo uomo di cui parla il Vangelo di oggi. Quanti, nella vigna del Signore, hanno posto mano all’aratro e poi si sono subito tirati indietro, abbandonando la loro vocazione… Eppure, anche se se ne parla poco e spesso li si ignora, sono in molti a continuare a sacrificarsi per il regno di Dio, a lavorare seriamente per difenderlo. Come, ad esempio, il popolo croato che, pressoché sconosciuto in Occidente, per secoli ha fatto fronte alle invasioni di popoli allora ostili al cristianesimo, ha offerto in sacrificio vite umane e martiri cristiani, difendendo l’Europa cristiana dalle devastazioni, tanto efficacemente da meritare nel 1519 l’appellativo di “antemurale christianitatis” (baluardo della cristianità) da parte del papa Leone X. Il popolo croato fu il primo popolo fra le nazioni slave a ricevere il battesimo e, proprio in questi ultimi anni, ha celebrato i suoi tredici secoli di cristianità. Ogni uomo e ogni popolo è chiamato a seguire Cristo senza porre condizioni, qualunque sia il prezzo del sacrificio…