Disposizioni interiori per leggere la bibbia con frutto

Con quali disposizioni spirituali va accostata la bibbia? Vi sono particolari attitudini che dispongono alla lettura. La prima è la purezza di cuore. L’antichità ha dedicato una particolare attenzione alle disposizioni morali che rendono il soggetto un terreno accogliente e ricettivo alla Parola. Si domanda la purezza del cuore e dell’animo. Si tratta di un termine sintetico con cui l’antichità l’assenza di ogni affetto alle creature che distolga dall’amore di Dio e dal senso della sua presenza. E’ libertà totale in vista di una dedizione totale all’amore di Dio. Si esercita di fronte agli allettamenti esterni (il mondo e il diavolo) e alle passioni interne (inclinazioni disordinate dei sensi, nei pensieri e nei moti della volontà). Arriva così allo “spogliamento interiore degli abiti cattivi”. Da un cuore che ha raggiunto questa purezza interiore, può salire anche la preghiera pura. Questa disposizione condiziona ogni comprensione del divino: “La Verità non si manifesta all’impuro, non gli si dona la Sapienza”. Afferma Cassiano: “Una cosa è la facilità di parola e l’eleganza del dire, un’altra penetrare l’intimo significato delle parole celesti e contemplare i misteri profondi e nascosti. Questi non li possederà mai la scienza e l’erudizione profana, ma solo la purezza di un’anima illuminata dallo Spirito santo”. Nessuna tecnica dà accesso a un’esperienza vitale della Parola. Il fattore decisivo è l’illuminazione dello Spirito: dono gratuito di luce che viene dalla sua fonte.

Mariano Magrassi

Questa voce è stata pubblicata in Ricerca della Verità. Contrassegna il permalink.