Ci sono vari modi di accostarsi alle Scritture, tutti riconducibili a due. Ci si può accostare alla bibbia come a un qualunque documento storico-letterario con un approccio puramente culturale. Ci si può accostare alle Scritture per incontrare una Persona, il Signore. I due modi di accostare le Scritture non si escludono, ma si includono. Il primo modo però è finalizzato al secondo. Per un accostamento serio e fecondo al testo delle Scritture è necessaria innanzitutto una buona esegesi del testo biblico. “Esegesi” significa “tirar fuori” dal testo il suo significato. Si tratta di trovare un giusto equilibrio tra studio e interpretazione esistenziale-attuale-spirituale, evitando però di contrapporre studio scientifico e spiritualità. Possiamo descrivere la lettura esistenziale o spirituale o attualizzante nel modo seguente: è un lasciarsi interrogare dalla Parola nella propria situazione concreta di vita, evitando di porsi in atteggiamento inquisitorio nei suoi confronti, premettendo una corretta lettura esegetica del testo sacro per comprendere ciò che gli autori intendevano dire evitando ogni estrapolazione indebita, inserendo cioè l’interpretazione personale nel più ampio orizzonte della storia della salvezza, sottoponendo l’interpretazione a cui si è giunti alla verifica della comunità ecclesiale in un dinamico e critico confronto con la tradizione vivente della chiesa e dei fratelli.
Franco Ardusso