“Siate santi, perché Io, il Signore vostro Dio, sono santo.”
(Lv 19,2)

Quando la terra ricorda il cielo
Ci sono giorni in cui il cielo sembra più vicino.
Il primo novembre è uno di questi: il giorno in cui la terra si ricorda di essere fatta per il cielo.
Non celebriamo solo i Santi dei calendari, ma la folla immensa e silenziosa di chi ha creduto all’amore, anche senza rumore. Sono volti forse dimenticati, mani consumate dal servizio, occhi che hanno saputo piangere e sorridere nella stessa ora. La santità è più vicina di quanto pensiamo.
Una luce che non si traveste
Ogni vita può diventare trasparenza di Dio. È questo il segreto che il mondo ha dimenticato, cercando emozioni che non salvano, travestendo la paura di non bastare sotto maschere di ironia o di festa.
Ma la vera gioia non si compra, non si indossa per una notte: si riceve, giorno dopo giorno, da Colui che è la Vita.
Le Beatitudini, volto della santità
Il Vangelo delle Beatitudini ci mostra la via: i poveri, i miti, i puri, i misericordiosi… non sono eroi, sono persone innamorate. Persone che hanno scelto di fidarsi. Chi vive così diventa luce, anche senza saperlo.
San Francesco lo intuì quando gridò:
“Tanto è il bene che mi aspetto, che ogni pena mi è diletto.” (FF 278)
Era la gioia dei semplici, di chi sa che nulla è perduto se consegnato all’Amore.
Dio che si prende sul serio la nostra vita
Essere santi significa lasciare che Dio si prenda sul serio la nostra vita.
Permettere che Lui la renda feconda anche dentro le ferite. È la festa di chi non si è arreso al buio, di chi ha creduto che ogni istante può essere seme d’eterno.
“Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio e aprite a Lui i vostri cuori.”
(FF 221)
La notte che si apre alla luce
In un tempo in cui molti cercano il brivido della notte di Halloween, i Santi ci ricordano che esiste un’altra notte: quella in cui il cuore umano si apre alla luce. Non è una fuga dalla realtà, ma il suo compimento.
Ognuno di noi è chiamato a questa avventura:
non a fare grandi cose, ma a fare ogni cosa con un grande amore;
non a diventare “qualcuno”, ma a permettere a Dio di trasparire in noi.
Lampade nella notte del mondo
Allora, forse, anche la nostra vita – fragile, imperfetta, ma vera – potrà diventare una piccola lampada nella notte del mondo.
E il cielo, ogni volta che un cuore crede ancora nell’amore, si riaccende un poco.
Preghiera ai Santi per noi, ancora in cammino
O Santi di Dio,
fratelli e sorelle che avete creduto alla Luce,
voi che conoscete il passo lento delle nostre giornate
e la stanchezza dei cuori in ricerca,
intercedete per noi.
Pregate perché non ci manchi il coraggio della fede,
quando l’amore costa,
quando la speranza sembra spegnersi.
Voi che avete lasciato che Dio fosse tutto,
insegnateci a fidarci anche quando non comprendiamo,
a servire anche quando nessuno vede,
a restare anche quando il vento si fa contrario.
Fateci sentire la comunione dei vostri passi,
la vostra vicinanza silenziosa,
la certezza che il cielo non è lontano
ma ci attraversa, invisibile, dentro ogni gesto buono.
E quando verrà per noi l’ultima soglia,
accoglieteci con il vostro canto,
perché anche noi, finalmente,
possiamo vedere il volto che vi ha resi santi:
il volto di Gesù, nostra gioia e nostra pace.
Amen.