SANTA BRIGIDA DI SVEZIA

VANGELO (Gv 15,1-8)
Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.

Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Commento

Brigida di Svezia, madre di otto figli, dopo un pellegrinaggio a Compostela e divenuta vedova, cominciò a ricevere una serie di rivelazioni da Cristo che la invitava a fondare un monastero misto retto da una badessa che sarebbe stata la rappresentante di Maria. Una visione che fu accolta con sconcerto dalla Chiesa maschilista del medioevo, e che non riuscì mai a decollare veramente e ad essere concretizzata. Le sue rivelazioni furono più volte analizzate e sottoposte a giudizio ed ebbero fra i sostenitori il non certo tenero inquisitore Torquemada. Brigida rimane un mistero, nella storia della Chiesa, con la sua esperienza mistica fortissima e destabilizzante. La Chiesa, oggi, la ricorda e la invoca valorizzando il ruolo della donna e della profezia femminile all’interno del popolo di Dio. In un mondo ancora fortemente diviso, in cui la diversità tra l’universo maschile e quello femminile non è sempre vista come un’opportunità e un reciproco arricchimento, la figura di Brigida ci richiama al forte e sconcertante ruolo delle donne all’interno della logica del Regno sin dal tempo di Gesù. Agli occhi di Dio non ci sono più né uomo né donna, né giudeo né greco, ma tutti siamo uno in Cristo. Le nostre comunità si interroghino seriamente sul ruolo del femminile all’interno della Chiesa e sull’apporto specifico all’annuncio del carisma delle figlie di Eva.

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